E’ sparito l’ottimismo

I primi ad emigrare furono gli scienziati dell’economia finanziaria, i tecnici del bilancio ed i grossisti dalle piccole ambizioni. Noi che siamo rimasti a Santa Marinella non siamo felici, no. Oltre ad aumentarci le tasse ci hanno tolto il sorriso. Di chi sia la colpa è presto detto, se piove è il Governo ad essere ladro. Se è nuvoloso e fa freddo come adesso la colpa sarà sicuramente della maggioranza di via Rucellai. Tutte le tasse che dovevano riscuotere, tra cui quella di soggiorno o le capriole relative all’imperizia con la quale sono state installate le slot machines del terzo millennio, ossia i photored, sono andate a fasi benedire. Se fa freddo i turisti non vengono e quindi nessuno pagherà la tassa di soggiorno, facile facile.

Noi siamo senza sorriso, giorno dopo giorno perdiamo la speranza, che è il motore di ogni campagna elettorale ma che poi deve essere alimentata bene, non da sogni o chiacchiere ma da fatti concreti, che ancora non si vedono. Assieme alla speranza abbiamo già perso l’ottimismo, che è quel fluido speciale che disegna le rotte da percorrere e trova le mete da raggiungere e si nutre di buona politica, quella buona politica che non riusciamo a trovare. Abbiamo chiesto a qualche consigliere di opposizione e maggioranza a caso la ragione di questo stallo e non c’è stata risposta. O meglio non è giunta alle nostre orecchie una risposta intelligente perché probabilmente risposta non esiste. Esiste solo la volontà delle persone che non si riesce a smuovere perché il pantano è profondo e nessuno, dall’esterno, ci vuole aiutare.

Prendiamo un argomento a caso, la vicenda dell’ex cementificio. Questo era un sito industriale, oggi si definisce SID, sito industriale dismesso e come tale deve essere inserito in un registro speciale tenuto dalla Regione- nel Lazio ancora non attivato – ed essere sottoposto a sorveglianza sanitaria- naturalmente non eseguita.

Eppure la campagna elettorale, quella ultima, ci aveva portato tra le tante promesse anche l’esecuzione, occorrendo forzosa, di verifiche sulla salubrità dei luoghi, verifiche naturalmente mai richieste alle Autorità competenti. Bruttissima cosa, perché intanto si continua a morire, di bruttissime e dolorose malattie, quelle che stanno mietendo vittime e distruggendo famiglie in una valanga ogni giorno più grande ed ogni giorno più fredda. Adesso arriva l’ultima burla, quella sul Consorzio per l’Osservatorio ambientale di Civitavecchia che vorrebbe ricominciare a lavorare arrivando a gestire il registro dei Tumori. L’Osservatorio deve essere chiuso e gli oltre due milioni di euro a sua disposizione devono essere reimpiegati per la tutela della salute degli abitanti di questo territorio e non finire nelle tasche di quattro salariati. Lo scopo del finanziamento dell’Enel era quello, solo quello. Rendiamo giustizia a chi ha perso la vita a causa di un inquinamento ingiusto e non voluto, restituiamo la speranza a chi è rimasto.

Con la speranza può tornare anche l’ottimismo, senza bisogno della Politica.