Libri

In questa pagina alcuni titoli da conoscere ed apprezzare


Cloud Atlas. L’atlante delle nuvole

I sei protagonisti di “Cloud Atlas – L’atlante delle nuvole” vivono in punti e momenti diversi del mondo e del tempo, eppure fanno parte tutti di un unico schema, una specie di matrioska composta da sei personaggi uniti l’uno all’altro dal filo sottile e inestricabile del caso. Le loro anime si spostano come nuvole, passando dal corpo di un notaio americano di metà Ottocento, giunto su un’isola del Pacifico per assistere ai devastanti effetti del colonialismo, al giovane musicista che s’intrufola nell’esistenza di un celebre compositore belga tra le due guerre mondiali. Da un’intrepida giornalista che indaga sull’omicidio di uno scienziato antinucleare in piena guerra fredda, a un editore inglese in fuga dai creditori nella Londra anni Ottanta, sino a un clone schiavizzato nella Corea del prossimo futuro. Per arrivare infine all’alba del nuovo mondo – all’indomani dell’Apocalisse – e al suo primitivo, stupefatto abitante. Con una nuova prefazione firmata dall’autore. Per acquistare il libro clicca qui


Tecnica del colpo di stato

Uscito per la prima volta in Francia nel 1931 grazie alla mediazione di Daniel Halévy (e in Italia solo nel 1948), immediatamente commentato da Trockij, bruciato dai nazisti sulla piazza di Lipsia e costato al suo autore l’arresto e il confino a Lipari per “manifestazioni di antifascismo compiute all’estero”, “Tecnica del colpo di Stato”, spieiata dissezione delle varie tipologie di golpe e delle loro costanti, viene subito avversato da tutti. Sta di fatto che ancor oggi lo si legge d’un fiato: non solo per l'”attualità” della sua analisi di ingegneria politica, ma soprattutto per lo stile, insieme icastico e concitato, geometrico e visionario, dove Malaparte sembra assumere le cadenze di un allievo di Tacito. Stile che risalta in tutte le sequenze su trionfi e fallimenti del golpismo classico, a partire dalla violenta “campagna di stampa” con cui Cicerone smaschera la congiura di Catilina, ma che tocca l’acme nelle ricostruzioni dei colpi di Stato dei primi decenni del secolo scorso, come nelle pagine sulla imminente rivoluzione a Pietrogrado, con le “dense nuvole nere sulle officine di Putilow” cui si contrappone la nebbia rossastra del sobborgo di Wiborg dove si nasconde Lenin. E nella parte finale spiccano, ritratti con rara vividezza, i volti e le psicologie degli autocrati a capo dei vari totalitarismi: Stalin, Mussolini e Hitler. Per acquistare il libro clicca qui


I duellanti

«Ho cercato di infondergli un po’ dello spirito dell’epoca. Fra i miei antenati, ho avuto due ufficiali di Napoleone: un mio prozio materno e il nonno paterno. Si tratta dunque quasi di un affare di famiglia»: così scriveva Joseph Conrad ad un amico a proposito di questo lungo racconto, raccolto insieme ad altri cinque nel 1908 sotto il titolo di A Set of Six (Un gruppo di sei); ‘un racconto militare’ – come recita il sottotitolo – che prese spunto da una serie di conversazioni che lo scrittore ebbe a Montpellier con un ufficiale di artiglieria. Se, come è stato osservato, si tratta del racconto forse meno conradiano fra quelli del grande scrittore, è pure vero che anche in quest’opera la grande arte di Conrad si svela in tutta la sua potenza, e proprio nel reiterarsi quasi imponderabile del conflitto che mette di fronte i due protagonisti della vicenda, l’aristocratico D’Hubert e l’impetuoso Feraud, nell’ambito del ben più vasto conflitto delle guerre napoleoniche. Si è giustamente sottolineato come il senso dell’onore sia al centro della vicenda; e tuttavia c’è un aspetto non meno importante, e forse preponderante, da richiamare, e cioè l’assoluta inconsistenza dei fatti da cui tutto trae origine, ma che non vale a scongiurare l’ineluttabilità della sorte che i due contendenti si trovano ad affrontare. Ed è forse questo l’aspetto più conradiano dell’intera narrazione. Per acquistare il libro clicca qui