Rullo di tamburi, cominciamo.
Le tre grandi opere che hanno scandito la marcia trionfale delle truppe del Mago Oplà verso la vittoria si sono dimostrate quello che erano, cartapesta da campagna elettorale, piramidi di compensato buone per realizzare la scena dell’attraversamento del deserto e poi da dare alle fiamme, scenografia fumosa della sconfitta annunciata di una Città che muore. Qualcosa si può ancora fare.