Nel luogo dove tutto cambia perché tutto rimanga com’è arriva il nuovo Segretario Generale. Si tratta di Luciano Calamaro e la sua nomina porta in dote una serie di anomalie. In questa Croce Rossa Italiana le anomalie sono di casa e nessuno ci fa più caso. Le prossime elezioni potrebbero essere il momento giusto per cambiare.
Parte quindi proprio oggi, primo di aprile, la gara ufficiale per aggiudicarsi il posto di Presidente della Croce Rossa Italiana. Due le liste in campo, quella di Rosario Valastro e quella di Ilaria Decimo. Flavio Ronzi non ci sarà, è inutile cercare il suo nome in giro, ha deciso che questa Croce Rossa cosi com’è non gli piace più e non è il solo. Vi racconto il fatto del giorno e della notte.
Se le testimonianze non fossero di alto livello e di grande credibilità, come tutte quelle che ho fin’ora raccolto per voi, ci sarebbe da non crederci. Mai avrei pensato che il livello della corsa elettorale per la presidenza della Croce Rossa Italiana avrebbe toccato livelli così bassi, e credo di non aver visto ancora tutto.
La continuità, sbandierata ai quattro venti come garanzia per il futuro, non tranquillizza nessuno, anzi spaventa le persone più avvedenti e sensate. Il grido di allarme che viene dal Piemonte rischia di rimanere inascoltato proprio nel momento in cui dai territori lontani si fa più forte una richiesta di aiuto che proprio la continuità non sa soddisfare.
Non si capisce ancora bene quale sia la composizione delle tre squadre che, a meno di una importante sorpresa delle prossime ore, si fronteggeranno a fine aprile per conquistare la presidenza nazionale della Croce Rossa Italiana. Ogni giorno c’è una sorpresa, di seguito vi racconto la chicca di oggi.
E’ di oggi la lettera con la quale Flavio Ronzi smentisce le voci fatte circolare ad arte sul suo ritiro dalla corsa elettorale, invita i Presidenti a firmare la sua lista e denuncia l’ennesimo atto di forza di alcuni presidenti regionali. Sarebbe tutto normale o addirittura banale se non fosse che ci stiamo giocando il futuro e l’esistenza stessa della Croce Rossa Italiana.
Continua la campagna elettorale più sbilanciata mai fatta registrare nella storia della Croce Rossa Italiana. L’altro giorno il vicepresidente Valastro si è recato in visita al Comitato di Como per portare ai Volontari il solito bagaglio di ovvietà e commiserazione. Nulla potrà cambiare se persone e metodi rimarranno gli stessi.
E’ sicuramente divertente raccontare di queste elezioni e di come il fatto che non siano proprio scontate, che il loro risultato sia solo apparentemente facile, rende anche importante, per un cronista appassionato come mi ritengo, mettersi in gioco per manifestare la necessità imperiosa di un vero cambiamento all’interno della Croce Rossa Italiana.
Parte la corsa ad ostacoli per arrivare primi al traguardo della presidenza nazionale della Croce Rossa Italiana e abbiamo scoperto che questi ostacoli non sono uguali per tutti. C’è chi pensa di avere già vinto e chi non ha più voglia di saltare ogni tre passi ma la linea del traguardo si avvicina. Vediamo cosa succede.
Il percorso che porterà la Croce Rossa Italiana alle elezioni si sta consumando tra confusione, mezze verità e tanta disillusione. I Volontari, cuore e motore dell’associazione, guardano a queste elezioni senza grande partecipazione né entusiasmo. Nulla di nuovo appare all’orizzonte ed il vecchio che avanza ha già stancato.