Dopo l’articolo dell’altra sera, quello sull’abbandono totale che sta subendo Santa Severa, ho ricevuto moltissimi attestati di stima, mi ha contattato un sacco di gente che vorrebbe saperne di più su quello che racconto, mai smentito, e su dove voglia andare a parare. I soliti discorsi che però meritano un chiarimento, dovuto e necessario.
A margine delle lamentele, numerosissime, di chi risiede a Santa Severa e degli appassionati frequentatori è indiscutibile come la frazione turistica di Santa Marinella sia abbandonata a se stessa, buona solo per fare cassa e diventare un bancomat per l’amministrazione comunale a costo zero.
i cestini di Santa Severa rimangono li, sempre stracolmi, tutti, a dimostrarci che se uno non vuole fare non fa e che chi predica bene mai riuscirà a fare qualcosa di buono, una piccola mostra dell’orrore da percorrere, gratuitamente, ogni sera che ci si avventura per una passeggiata tra le case e lungo il mare, magari cercando di evitare una radice, una buca o semplicemente una bella cartata di pizza al taglio.
L’epopea dei tentativi è terminata, abbiamo provato il Sindaco giovane, abbiamo provato quello esperto e ci siamo ritrovati esattamente nello stesso punto di vent’anni fa, soltanto molto più poveri e senza quelle prospettive che solo vent’anni fa ci facevano crescere dentro una fortissima speranza.
Esistono delle regole per fare le cose e le regole devono essere chiare, per tutti. Se le cose non si possono giuridicamente fare una Pubblica Amministrazione non le fa. Se prendo la palla con le mani non è più calcio; si tratta sempre di sport ma non e calcio.