ci sono alcune cose di cui non è un capriccio parlare, ci sono dei luoghi, dei processi di cui parlare è necessario perché in questo bellissimo pezzo di mondo l’informazione è un diritto e la trasparenza una virtù. Perché gli italiani da questo bel cesto di mele si aspettano molto e questo molto lo finanziano con milioni di euro pagati attraverso le loro tasse.
Questa Croce Rossa Italiana a trazione anteriore sbanda in curva. Una gestione autarchica e rancorosa non ha lasciato spazio per la crescita di una vera classe dirigente. Oggi la governance è ad ogni livello formata da capetti autonominati che operano con poteri assoluti, da soli e solitari per paura di essere aggrediti alle spalle e delegittimati. In questo modo non esisterà mai un numero due pronto a subentrare alla bisogna.
Lo staff si autocancella e nessuno tra le Crocerossine sa nulla. Nemmeno il vertice della Croce Rossa Italiana ritiene di dire qualcosa. Dopo il tempo della demolizione inizia quello dell’oblio
Quando una comunicazione ufficiale del presidentissimo nazionale, inviata a tutti i Soci attraverso un mailing massivo, è incartata in una lettera di presentazione intestata “volontariato d’impresa” mi è venuto in mente proprio l’ossimoro e ho capito che avevo ragione, che il teorema che vado predicando da tempo, quello della trasformazione di una meritoria Istituzione in un’azienda anomala, ha la sua naturale dimostrazione, è provato, è perfetto. Di retorico in questa gigantesca dissimulazione non c’è proprio nulla.
Il pensiero quindi corre a tutti quei volontari ed ai loro presidenti, responsabili o comunque preposti che li hanno mandati ad operare senza averli opportunamente informati e formati sui rischi di un ambiente non permissivo e sulle cautele da adottare.
E’ indubbiamente un problema complesso, che soffre della sedimentazione di abitudini e concetti. L’inversione di rotta repentina che ci chiede di fare la Legge va stretta a tantissimi nostri colleghi. L’articolo 17 della nuova Legge sul Terzo settore però parla chiaro: o dipendenti o volontari. E continua nei comma successivi a raccontare una nuova verità, una cosa assolutamente figlia dell’ovvio ma che porta con se […]
Il “copia & incolla” scoperto tra le righe delle linee programmatiche del nuovo Sindaco di Roma, Virginia Raggi, è l’effetto della bassa considerazione che lei, come altri politici, ha delle professioni intellettuali e dei professionisti della comunicazione. Retribuzioni all’osso mascherate da rimborso spese, contratti capestro con licenziamenti sul tamburo, orari e condizioni di lavoro oltre ogni umana immaginazione sono le caratteristiche che disegnano un mondo […]