12 Settembre 2019

In politica come in amore

By Cristiano Degni

Che il mondo sia strano non c’è assolutamente dubbio, che questa fetta di mondo sia del tutto particolare non posso nemmeno più metterlo in discussione. Siamo collocati su una sponda del Tirreno che dovrebbe consentirci di raccogliere stimoli ed invettive, narrazioni ed i loro contrari ed invece ci chiudiamo dietro le nostre tastiere sempre insensibili a quello che accade intorno a noi.

E non ditemi che non è così altrimenti due fatti che ci sono rimbalzati addosso non avrebbero fatto altro che cadere come i frammenti di un meteorite anche sui tetti delle nostre case, ed invece non è successo nulla. Se l’amministrazione comunale di Santa Marinella avesse rappresentato ed impostato un progetto di natura politica al momento di prendere le redini del governo della nostra Città non avrebbe potuto esimersi dal prendere le distanze dall’azione vigliacca e sconsiderata del segretario del Partito Democratico di Civitavecchia che come nel migliore dei copioni della politica fuffa ha preso a pretesto una fake news per vomitare ogni sorta di violenza verbale e intimidatoria nei confronti dei suoi avversari politici i quali, trattandosi di fake, non c’entravano assolutamente nulla. Un partito serio avrebbe preso le distanze, avrebbe biasimato, avrebbe convinto il segretario alle dimissioni. Qui non è successo nulla; certo, se il PD di Civitavecchia non ha alzato nemmeno il sopracciglio, direte voi, l’effetto domino dove sta, perché quello di Santa Marinella, mai pacato nei toni sui social, avrebbe dovuto fare il contrario, biasimare, condannare, chiedere la poltrona dell’agitato rappresentante. E la funzione didattica della politica ha lasciato il passo ai toni da cesso di osteria, degno rappresentante, il tizio, di tutti quelli che dandogli il consenso per nominarlo segretario, oggi si riconoscono in lui, quello che è scivolato nel trappolone ma domattina sarà pronto a consegnare alla cittadinanza ed alla storia dottissime lezioni di filosofia, morale e diritti civili, proprio lui così dichiaratamente esperto nella questione.

La politica è come l’amore, ci si gira e rigira intorno senza fare un passo in avanti o all’indietro per mesi o per anni. E’ fondamentale che ognuno rimanga sempre però se stesso, ed a volte chi è veramente il nostro interlocutore, la sua rabbia oscura, esce fuori, inavvertitamente.

Sulla stessa linea, allora, quella dell’assenza di una matrice strettamente politica dai banchi del consiglio comunale, deve disegnarsi la condotta dell’unico consigliere del MoVimento 5 Stelle che Santa Marinella abbia mai avuto. In politica, come in amore, i paradossi sono all’ordine del giorno e per tutte le generazioni nate sotto il mito dell’8 settembre deve essere assolutamente normale accogliere come alleati i nemici di due ore fa. Questo non è successo a Santa Marinella ma non è detto che non possa succedere. In molti, anzi proprio tutti, hanno giudicato tiepidino ed all’insegna del non sense il comunicato con il quale Francesco Settanni, il consigliere giallo appunto, ha raccontato alla Città che si riservava di prendere una decisione sul proseguimento della belligeranza ma non ha detto quando questa riserva si dovesse considerare sciolta. Intanto il tempo passa, l’attività politica continua come prima, e cioè il nulla appoggiato sul nulla, e si tira a campare, stavolta con il beneplacito dell’allineamento astrale che vede i gialli ed i rossi governare assieme anche in Regione ed in Parlamento