13 Marzo 2024

(Mal) Destra di governo

By Cristiano Degni

Eppure lo comprendo questo Sindaco, da mesi sotto il fuoco incrociato dei media e circondato da persone che si danno un sacco di arie ma non riescono a combinare quasi nulla, convinto di essere a capo di una maggioranza di centrosinistra che non è mai stata così di destra. Non comprendo invece la sciatteria con cui si fa qualsiasi cosa qui a Santa Marinella. Adesso basta, o no?

Si, lo capisco perfettamente. Lui si è fatto eleggere e da decine di anni continua a ragionare secondo il modello che lo ha introdotto nella politica che per lui è diventata un mestiere: faccio tutto io, decido tutto io e chissene. Oggi il mondo è cambiato, la politica è cambiata ed il PD che secondo la leggenda locale lo ha portato a vincere di nuovo le amministrative non esiste più. Il segretario locale del Circolo, o almeno di quello che è rimasto del Circolo dopo che Italia Viva lo ha depredato di iscritti e voglia di fare, si è piazzato in Comune e da li aspetta il trascorrere degli eventi, magari confidando in una prematura pensione dopo aver strappato un posto pubblico senza concorso. Naturalmente nulla da dire sul fatto che la Città, assieme al Sindaco PD, sono stati travolti da uno scandalo di portata nazionale, nulla da dire sul fatto che lo stesso Sindaco ha dichiarato di governare la Città assieme a Forza Italia, nulla da dire sull’inserimento in corsa nella maggioranza di un altro Partito di Destra, quel Noi Moderati che si è succhiato tre consiglieri e due assessori. Nulla da dire.

La qualità del prodotto amministrativo è inconsistente. Una sciatteria politica e sociale che sommerge tutto, nessuna iniziativa e la corsa a rimbalzare dietro ai finanziamenti che ormai tre governi, anche loro preda della compulsione fancazzista, concedono a pioggia, soprattutto a chi non sa fare nulla. La superficialità dilagante, condita di soldi pubblici, sorrisini ammiccanti e tutto il resto, ormai da via Cicerone sta invadendo tutta la Città. Non passa giorno che una chicca di queste esca fuori, tanto che volevo suggerire all’assessore alla cultura, il mitico Giaino l’americaino, di collezionarle, farne una mostra itinerante, un libro illustrato e un audiovisivo per risanare le casse già di nuovo disastrate del mio Comune.

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L’ultima Chicca, dicevo, è di ieri. Esce pubblicato sull’albo pretorio il manifesto della festa patronale cittadina, dedicata a San Giuseppe. Ve lo lascio qui sotto, nella forma originale. Naturalmente dopo un tam tam tutto locale fatto di risate, sberleffi e prese in giro è stato corretto almeno nell’ortografia.

MANIFESTO_ULTIMO

Da un punto di vista formale appellare l’assessore alla Cultura con il nome di Vinaccisa invece che Vinaccia è un pezzo cult, un cult direttamente prelevato dalla serra che coltiva tutte le perle di questa distrattissima amministrazione, quella che da il colpo di grazia alla credibilità di una Città e dei suoi abitanti. Poi c’è una serie di considerazioni politiche da fare. Perché raccontare a tutti, proprio tutti, del braccio di ferro che si consuma quotidianamente tra Vinaccia e Minghella inserendo nome e qualifica del Presidente del Consiglio comunale sul manifesto, anche sproporzionato rispetto agli altri due attori? La Presidenza del consiglio comunale ha un budget che le consente di partecipare con dignità di organizzazione agli eventi? O è un contentino per dare visibilità a chi l’ha ormai persa e fare in modo che due bimbi litigiosi e prepotenti non si tirino più gli astucci distraendo tutta la classe?

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L’ortografia non è una regola nella comunicazione pubblica che questo Comune ha deciso di strutturare, ma non esiste nemmeno il controllo che possa dare il via libera ad ogni tipo di produzione che deve uscire da quelle stanze piene di noia. Si naviga a vista e, probabilmente per una questione di visibilità personale e sgomitismo, ognuno tenta di segnare un proprio goal a porta vuota esponendo la Città ad una raffica continua di brutte figure per le quali, statene certi, nessuno arriverà mai a dichiararsi colpevole ed a pagarne la responsabilità. Così i nomi degli artisti vengono modificati a casaccio, così il pezzo forte della rassegna, quella Fiordaliso tornata in prima fila dopo la cordiale segregazione nella casa più famosa del Paese e contrattualizzata dalla mia Città a oltre diecimila euro, non appare nel programma.

Così la mano destra non saprà mai quello che fa la sinistra, così un’amministrazione nata a sinistra si è messa di traverso e naviga a vista, naturalmente contromano verso destra, così questo manipolo di buontemponi e sciatti burloni si appresta a riconsegnare la Città nelle mani dei cittadini, dopo averli offesi, oltraggiati e sfruttati nell’illusione di saperlo fare, con la convinzione di impunità che si infrangerà presto contro una realtà durissima ed inevitabile. Sta a noi adesso, da subito, costruire l’alternativa, valida, inclusiva e partecipata per far tornare alla Città ed ai suoi abitanti quell’orgoglio e quel senso di appartenenza che qualcuno, ritenendo si essere più furbo degli altri, ci ha sottratto. Diamoci da fare, è il nostro momento, basta con questa ignobile sciatteria.

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