28 Giugno 2023

Multiservizi, lacrime e sfizi

By Cristiano Degni

Non c’è pace per la Multiservizi di Santa Marinella. La Società comunale non riesce a riequilibrare il proprio bilancio ed anche quest’anno dovrà ricorrere ad una iniezione di liquidità. La Corte dei Conti ci aveva messo in guardia, adesso sono in pericolo anche i conti del Comune?

Gira un foglietto sui vari social network, una scheda contabile che da consistenza alle chiacchiere circolanti nell’etere. Nemmeno quest’anno la SMS, la società multiservizi di proprietà del Comune di Santa Marinella chiuderà i conti in pareggio, a meno di qualche aggiustamento contabile. Anche se non è certo che il foglietto sia stato estrapolato dai libri mastri dell’azienda presieduta da Fabio Iachini la risultanza contabile negativa non è dissonante rispetto ai ragionamenti che i soliti “bene informati” stanno facendo proprio in queste ore.

Sul tavolo dei colpevoli oltre a Iachini anche l’ingegner Bove, recentemente nominato direttore generale della Società con il compito specifico di dare una svolta manageriale a tutte le attività. In fondo c’è un contratto di servizio, ci sono dei cespiti che producono reddito ( detta così è molto elegante ma si tratta delle macchinette per pagare la sosta) e ci sono una serie di attività random che il Comune affida in via estemporanea alla SMS che produce un preventivo e poi spicca fattura. Allora come si fa ad avere la contabilità sempre in rosso? Mistero della scienza ragionieristica.

Sicuramente non si può dare la colpa allo stipendio del management, sia il presidente che i consiglieri non lo percepiscono ed anche i rimborsi spese che si assegnano uno con l’altro sono irrisori. Allora dove sono da collocare le perdite, ingenti, di gestione? Possiamo dirci chiaramente che la trovata delle strisce blu era nata per fare cassa in maniera veloce ed economica e come ogni coniglio che esce dal cilindro del Mago Oplà ha avuto un duplice risultato. Se da un lato ha fatto incazzare letteralmente tutti, non tanto per l’apposizione degli stalli quanto per il balletto sulle date, sulle tariffe, sulla localizzazione, dall’altro ha dimostrato ancora una volta, se ce ne fosse bisogno, che il sindaco Tidei non riesce a circondarsi di collaboratori validi. E’ un po la stessa cosa che sta succedendo alla prima premier donna della nostra storia repubblicana ma Giorgia Meloni, resasi conto del disastro tecnico-culturale che ha attorno, sta ripescando tutti Draghi-boys per i posti chiave. E Tidei cosa dovrebbe fare? Prima di Tidei c’era Tidei e prima ancora di Tidei c’era Bacheca ma con le stesse persone che oggi sono intorno a Tidei. Un gran casino, insomma, e in mezzo a questo mare grosso la Multiservizi affonda.

Allora si giocherà l’asso, chiedendo peraltro un parere giuridico molto costoso e cercando di capire se l’amministrazione comunale possa attribuirsi in distacco alcuni dipendenti della multiservizi. La cosa può essere utile perché abbasserebbe il costo del lavoro, non più gravato dell’IVA e della quota di concorrenza agli utili, ma attuerebbe un altro grave disallineamento. Se il distacco dovesse protrarsi oltre 36 mesi i dipendenti distaccati potrebbero maturare un diritto al consolidamento del rapporto di lavoro pubblico, guadagnando un contratto di lavoro pubblico a tempo indeterminato senza il relativo concorso.

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