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19 Agosto 2020

Croce Rossa: l’impunità di gregge.

Arriva una letterina con la comunicazione, incompleta e lacunosa, del deposito del ricorso elettorale da parte di Scelli. Rocca non si smentisce mai e Scelli, per correttezza istituzionale, invierà a tutti i Comitati atto e motivazioni. La comunicazione dell’Associazione è condizionata e piegata alle esigenze personali del suo capo. I Volontari hanno bisogno di sapere la verità.

Piano piano, alla fine lo ha dovuto dire. E’ un mucchio, un bel mucchio di giorni che sul tavolo del Presidente nazionale della Croce Rossa Italiana giace il ricorso che l’altro contendente Maurizio Scelli ha depositato presso il Tribunale Ordinario di Roma per evidenziare i vizi e le anomalie di una contesa elettorale dal sapore fin troppo scontato.

Lo stile di questa doverosa ma tardiva comunicazione è quello che conosciamo, astioso, duro, supponente. Parla di “chiaro risultato”, definisce il candidato ricorrente “perdente” e tenta di rassicurare gli animi dei destinatari che non sono solo “elettori” come lui li definisce ma anche i partecipanti ad un’assemblea nazionale dell’Associazione che, nonostante la fretta di compiere il rito elettorale anche nonostante la pandemia, poi non è ancora stata convocata, decorsi ormai ben tre mesi dalla proclamazione degli eletti e di fatto essendo stata depotenziata in favore del monocorde consiglio direttivo nazionale.

Avevamo sperato tutti che la competizione elettorale nazionale non vedesse più un uomo solo al centro dei riflettori ma fosse una gara leale, schietta, nell’interesse dell’Associazione e dei suoi Volontari ed invece così non è stato e nulla è cambiato. Il Presidente Rocca rivolge il suo appello alla calma, comunicando con ritardo plateale la notifica del ricorso elettorale, e lo fa rivolgendosi non ai Volontari dell’Associazione ma ai Presidenti, quelli che siederanno nell’Assemblea nazionale quando avrà tempo e voglia di convocarla e che potrebbero votare la mozione di sfiducia proprio a lui, magari nel tentativo di salvare il loro terzo abusivo mandato consecutivo come già si vocifera nei luoghi che contano.

Quindi una comunicazione tardiva, molto poco obiettiva e sempre con il solito tono di chi ha la scienza in tasca e non ha tempo per dare spiegazioni, soprattutto con la supponenza di chi non ritiene di dover spiegare nulla ai suoi grandi elettori e quindi consegna loro una brevissima dichiarazione, tanto per dimostrare di averlo fatto, e omette di trasmettere ai Soci il ricorso elettorale che, qualora accolto, potrebbe cambiare i destini della più grande Associazione di volontariato d’Italia. I Soci quindi, non menzionati nella lettera, non meritano assolutamente alcuna considerazione, un copione che si ripete e si ripeterà all’infinito, devono manifestare ciecamente la propria fede e non alzare la testa, mai.

Maurizio Scelli, proprio per questa ragione, sta provvedendo a trasmettere a tutti i Comitati la copia integrale del proprio ricorso elettorale con tutte le motivazioni del caso, nel tentativo di aprire un dibattito trasparente e leale e far comprendere a tutti i Soci, siano elettori presidenziali o meno, le proprie indiscutibili ragioni. C’è un solo modo di comportarsi quando non si crede di essere i padroni di una secolare Istituzione ma soltanto umili e leali servitori e questo modo è evidente e chiaro.

In ogni caso, nei prossimi giorni, una copia integrale del ricorso sarà a disposizione anche nella pagina dei documenti di questo sito

13 Agosto 2019

Croce Rossa: ci mancava la finanza

non riusciremo mai a stupirci proprio noi che abbiamo sempre saputo di avere a che fare con gente che dietro i Principi nasconde i propri interessi, che utilizza i curricula costruiti all’interno dell’Associazione di volontariato più grande d’Italia per il proprio ludibrio personale, che è sempre pronta a puntare il ditino contro chiunque osi mettere in dubbio il castello di carte su cui hanno costruito un immeritato riscatto sociale,

11 Agosto 2019

Croce Rossa: il lupo e il vizio

Al posto di chi non è stato capace si fa finire chi ha legami sia con la politica che con qualcos’altro che con la politica è andato a braccetto fino a che ha potuto. Negare che la Croce Rossa si sia messa a fare politica è negare un’evidenza grande come lo stesso Colosseo. Negare che sia adesso, sia questo il momento di staccare la spina ad una governance autoreferenziale che ci sta portando verso un baratro indegno di una secolare Istituzione significa non essere solo ciechi ma anche complici di un Sistema che per interesse sta divorando un Ideale.

9 Novembre 2018

Croce Rossa: indistintamente salutiamo.

Abbiamo, noi Volontari veri, la forza ed il numero per dire basta, per salvare questa meritoria Associazione dal suo inarrestabile declino, per evitare la rovina di un’Azienda che non abbiamo voluto assieme a quella di un’Associazione che non deve essere in mano a mercanti ma tornare nelle braccia dei Volontari veri, adesso e per sempre.

21 Maggio 2017

Croce Rossa: dal braccio di ferro alla rissa.

Invece di aprire il dialogo Rocca cerca la rissa con le Crocerossine per evidente mancanza di argomenti e urgente necessità di appiattire le Componenti. Nulla va bene, ogni scusa è buona per sanzionare, reprimere e comprimere.   C’è un disegno, indubbiamente c’è un disegno e non ‘entrano nulla i gradi, non c’entrano nulla le nomine, gli emendamenti, gli impieghi e gli accasermamenti. C’è un disegno […]

24 Aprile 2017

Croce Rossa. gli intenti e le intenzioni.

Le smentite sono bugie: la Croce Rossa Italiana ha un accordo con il Partito Democratico di reciproca soddisfazione. Da Comunità ad Azienda ed ora a Partito. Tutti uniti per la “discesa in campo”. Non volevo crederci nemmeno io, all’inizio, temendo la solita bufala internettiana ma il mestiere, questo maledetto mestiere, mi ha abituato alla verifica delle fonti. Un paio di telefonate fatte ad arte e […]

30 Marzo 2017

Croce Rossa: l’onnipresenza di pochi toglie credibilità a troppi.

Indipendentemente dalle funzioni o dalle competenze in Croce Rossa c’è chi pensa di poter essere tutto e rappresentare tutti senza essere nemmeno se stesso. C’è tutto un mondo che non conosciamo, ci sono ragioni che muovono le persone e le cose che magari vorremmo riuscire a comprendere. Su tutte, quando parliamo di Croce Rossa Italiana, c’è l’incapacità dei vertici di saper e poter delegare, una […]

18 Febbraio 2017

Croce Rossa: estirpare le discriminazioni per andare avanti

Discriminazioni, prepotenze, mancanza d’identità condivisa sono i mali dell’Associazione di volontariato più grande d’Italia. Un messaggio del Presidente nazionale della Croce Rossa Italiana, Francesco Rocca, che chiede maggiore attenzione, una vera e propria sorveglianza, come dice espressamente il titolo del messaggio che recita “azioni verso i post sui social network” mi da la possibilità di condividere tre considerazioni. La prima è che, data l’importanza del […]