31 Dicembre 2016

Croce Rossa: un golpe chiamato Organigramma /2

By Cristiano Degni
Una Croce Rossa con i professionisti protagonisti ed i Volontari a supportare e sopportare non è proprio quello che si immaginavano in tanti plaudendo alla privatizzazione.

Torno ancora, come promesso ieri, sul documento pubblicato dal Comitato Nazionale della Cri e definito in maniera saccente “Organigramma provvisorio”. Nell’articolo di ieri ho iniziato a raccontarvi come non credo si possa parlare di Organigramma quanto in realtà il documento sia espressione e dichiarazione di “altro”.

A partire dal termine con il quale si è indicato il documento tutto pare errato ed approssimato. Organigramma è l’atto con il quale si prevede il numero esatto di persone “in organico” ad una determinata struttura. In questo non c’è un numero e quindi il documento non si può indicare come Organigramma. Piuttosto potrebbe essere il nuovo Ordinamento dell’Associazione Cri, indicando come è composta e si articola un’organizzazione complessa.

Non esiste una dipendenza gerarchica tra Comitati Regionali e Comitati Locali: il flusso è di colore verde (relazione operativa) e non nero (relazione gerarchica). Inoltre mentre è dettagliatamente indicato l’ordinamento di un Comitato Regionale, nulla è scritto per i Comitati Locali: si articolano quindi come vogliono ? In particolare se ci focalizzassimo sui Volontari, osservato che nei Comitati Regionali e Locali non se ne parla mai nemmeno in rapporto alla loro espressa funzione, sono esclusivamente “proprietà privata” del Consiglio Direttivo Nazionale? Se non si riuscisse ad evidenziare questa falla nella rappresentazione dovremmo dedurre che questa CRI potrebbe esistere anche a Volontari ZERO, supposizione rafforzata dal fatto che non esistendo alcuna pianta organica vuol dire che il numero di appartenenti all’Associazione potrebbe variare da zero ad infinito.

In fondo questo documento impropriamente definito organigramma e che è invece una pianta ordinativa, indica posizioni e funzioni dove occorrono impiegati a tempo pieno, professionisti retribuiti, non certo gente volenterosa e spesso molto capace ma che nella vita per campare fa altro. Se prestassimo attenzione al mondo che gira intorno a Croce Rossa Italiana ci accorgeremmo di una importante verità, e cioè che la parte volontaristica, senza retribuzione quindi, del Movimento sta diventando una minoranza rispetto a quella dipendente come si legge chiaramente qui.

Una Croce Rossa Italiana quindi potrebbe essere perfettamente in linea con i desideri e le visioni del Movimento Internazionale quando il numero dei Volontari sarà ridotto al minimo? Se in fondo l’obiettivo strategico “post 2020” della Cri fosse la riduzione del numero dei Volontari certe decisioni che ora sembrano non avere una logica potrebbero sembrare seguire un disegno assai preciso. Anche l’utilizzo del canale pubblicitario messo a disposizione da Mr. Facebook è stato focalizzato per catturare denaro fresco, non per fidelizzare, creare immagine o fare proselitismo. I presupposti per non far diventare un’eresia quello che ho appena scritto ci sono, insomma, proprio tutti.

La sensazione che viene leggendo queste carte, per concludere, è che si siano volute creare due Croce Rossa Italiana, una istituzionale, internazionale, operativa e composta di professionisti, gestita dal Segretariato Generale, l’altra popolare, di basso profilo e rilevanza, composta da soli Volontari affidata alle cure del Consiglio Direttivo Nazionale, e che si usi la prima come specchietto delle allodole, per fare reclutamento e consentire un ingresso filtrato e razionato dalla seconda verso la prima, con i soliti sistemi noti e stranoti.

Lo so, sono farneticazioni di fine Anno, lo so, sono un eretico, puzzone e miscredente, però nessuno di quelli che si sentono “arrivati”, che si divertono ad insultarmi e minacciarmi ha mai pensato di provare a smentirmi, documenti alla mano.

Perché la Croce Rossa è un’altra cosa, anche rispetto a quella farsa da molti chiamata tutt’oggi “privatizzazione”. Buon Anno, di cuore, a tutti i Volontari veri.

(fine).